Il fantasma di Canterville
LIBRO IN ITALIANO CON TRADUZIONE INGLESE A FRONTE
“Il fantasma di Canterville” è un racconto umoristico di grande successo, scritto nel 1887 da un giovane Oscar Wilde.
La storia, ambientata nella campagna inglese di fine Ottocento, ha come protagonista la famiglia Otis, americana e proiettata nel futuro, che decide, nonostante gli avvertimenti del venditore, di acquistare un castello inglese che si mormora sia infestato da un fantasma.
E il fantasma, a quanto pare, c’è davvero...
SCHEDA TECNICA:
Autore: Oscar Wilde
Edizione: Integrale
Editore: Àncora
Serie: I classici per tutti
Traduzione a cura di: SociaLibri®
Font: SocialFont®
Illustratore: Roberta Briatico
LeggiRiga®: Si, incluso
EAN: 9788851422127
Prezzo: € 13
Note: Testo inglese a fronte
ILLUSTRAZIONE:
"Something had evidently happened to the specter, for the light had entirely faded from its hollow eyes, the gleaming falchion had fallen from its hand, and it was leaning up against the wall in a strained and uncomfortable attitude."
"Qualcosa doveva certamente essere capitato allo spettro, perchè la luce era del tutto scomparsa dai suoi occhi vuoti, il falcetto luccicante gli era caduto di mano, e se ne stava appoggiato al muro in una posa molto scomoda e innaturale."
Capitolo 3 | pag.58
TESTO INGLESE A FRONTE:
Questo libro è strutturato per facilitare anche la comprensione della lingua inglese.
Abbiamo infatti tradotto dall'originale ogni singola pagina, affinacandone la traduzione: in questo modo sulle pagine di sinistra troviamo il testo in lingua originale e sulle pagine di destra la perfetta traduzione in italiano.
Questo modello di impaginazione aiuta il lettore a comprendere con facilità i vocaboli ed il significato della frase, avendo un riferimento diretto nella pagina a fianco.
L'AUTORE:
Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde, nato e cresciuto a Dublino in un ambiente colto e spregiudicato, studiò a Oxford. Il suo ingegno brillante, i suoi successi letterari e le sue pose eccentriche lo imposero come una delle personalità dominanti nei circoli artistici e nei salotti mondani sia inglesi che francesi. Visse prevalentemente tra Parigi e Londra, ma con frequenti viaggi in Italia, Grecia e Nordafrica. Nel 1884 sposò Constance Lloyd, da cui ebbe due figli, ma ben presto il matrimonio naufragò. Tutta l’aristocrazia e la classe dirigente di cui era stato fino a poco prima l’idolo lo abbandonarono a causa della sua relazione con lord Alfred Douglas, che in particolare gli mise contro il padre di questi, marchese di Queensberry. In un processo che suscitò enorme scalpore, fu condannato per omosessualità a due anni di lavori forzati (1895). Scontata la pena, in miseria e abbandonato da tutti, si rifugiò in Francia dove morì tre anni dopo. La sua opera è inseparabile dalla sua vita. Non solo predicò l’estetismo, ma volle vivere la propria vita come un’opera d’arte. Il tentativo di conciliare istanze di ribellione e mondanità si riflette nell’atteggiamento verso la società vittoriana, criticata ferocemente ma anche blandita.